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FOIBE "IL GIORNO DELLA MEMORIA", per non dimenticare

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mangusta
view post Posted on 10/2/2009, 15:48




PREMETTO CHE NON SO SE QUESTO è IL POSTO GIUSTO PER POSTARE QUESTO ,MA CREDETEMI SENTO IL DOVERE DI FARLO PARTENDO DA UN ARTICOLO DELLA COSTITUZIONE CHE IL GRANDE BOSS HA PUBBLICATO NEL FORUM

ART.2
"la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo"(fra cui ovviamente anche il diritto alla vita)
Quindi il post che segue vuole essere lontano da qualsiasi appartenenza politica,voglio solo ricordare quando sia da criminali non rispettare questo articolo costituzionale.

Oggi è la giornata della momoria delle vittime della pulizia etnica del popolo giuliano-dalmata. Questa fu scatenata da un moto di odio e furia sanguinaria e un disegno annessionistico slavo che prevalse innanzitutto nel trattato di pace del 1947, e che assunse i sinistri contorni di una pulizia etnica. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel Giorno del ricordo delle vittime delle foibe, le cavitè carsiche nelle quali, tra il 1943 e il 1945, vennero fatti sparire migliaia di oppositori al regime di Tito......

......ma andiamo un po' più affondo nella storia e chiediamoci chi erano le vittime e chi i carnefici:

LE VITTIME

Italiani di ogni estrazione: civili, militari, carabinieri, finanzieri, agenti di polizia e di custodia carceraria, fascisti e antifascisti, membri del Comitato di liberazione nazionale. Contro questi ultimi ci fu una caccia mirata, perchè in quel momento rappresentavano gli oppositori più temuti delle mire annessionistiche di Tito.
Sulla base di vari elementi si calcola che gli infoibati furono alcune migliaia. Più precisamente, secondo lo studioso triestino Raoul Pupo, "il numero degli infoibati può essere calcolato tra i 4 mila e i 5 mila, prendendo come attendibili i libri del sindaco Gianni Bartoli e i dati degli anglo-americani".

Alle vittime delle foibe vanno aggiunti i deportati, anche questi a migliaia, nei lagher jugoslavi, dai quali una gran parte non conobbero ritorno. Complessivamente le vittime di quegli anni tragici, soppresse in vario modo da mano slavo-comunista, vengono indicati in 10 mila anche più. Belgrado non ha mai fatto o contestato cifre. Lo stesso Tito però ammise la grande mattanza.
Per quanto riguarda specificamente le persone fatte precipitare nella Foiba di Basovizza, è stato fatto un calcolo inusuale e impressionante.

Tenendo presente la profondità del pozzo prima e dopo la strage, fu rilevata la differenza di una trentina di metri. Lo spazio volumetrico - indicato sulla stele al Sacrario di Basovizza in 300 metri cubi - conterrebbe le salme degli infoibati: oltre duemila vittime! Una cifra agghiacciante. Ma anche se fossero la metà, questa rappresenterebbe pur sempre una strage immane. A guerra finita!

I CARNEFICI:

lndividui rimasti senza volto. Comunque è ritenuto certo che agirono su direttive deII'OZNA, la famigerata polizia segreta del regime titino, i cui agenti calarono a Trieste con le liste di proscrizione e si servirono di manovalanza locale. Nell'invasione jugoslava di Trieste e di ciò che ne seguì i comunisti locali hanno responsabilità gravissime. In quei giorni le loro squadre con la stella rossa giravano per la città a pestare e ad arrestare.I loro elementi formavano il nerbo della "difesa popolare"

CHI ERA TITO?????

Il Maresciallo Tito, capo supremo della ex Jugoslavia comunista si è reso responsabile dell'orrenda uccisione di migliaia e migliaia di Italiani, di tutti gli orientamenti politici, ivi compreso Italiani di fede comunista, con il silenzio assenso dell'allora ministro di Grazia e Giustizia del primo governo Repubblicano Italiano, Palmiro Togliatti, Leader dell'allora Partito Comunista Italiano (P.C.I)

TESTIMONIANZA DI UN SOPRAVVISUTO:(GIOVANNI RADETICCHIO DI SIANO)

2 maggio 1945, Giulio Premate accompagnato da altri quattro armati venne a prelevarmi a casa mia con tiri camioncino sul quale erano già i tre fratelli Alessandro, Francesco e Giuseppe Frezza nonché Giuseppe Benci. Giungemmo stanchi ed affamati a Pozzo Littorio dove ci aspettava una mostruosa accoglienza; piegati e con la testa all’ingiù fecero correre contro il muro Borsi, Cossi e Ferrarin. Caduti a terra dallo stordimento vennero presi a calci in tutte le parti del corpo finché rinvennero e poi ripetevano il macabro spettacolo. Chiamati dalla prigionia al comando, venivano picchiati da ragazzi armati di pezzi di legno. Alla sera, prima di proseguire per Fianona, dopo trenta ore di digiuno, ci diedero un piatto di minestra con pasta nera non condita. Anche questo tratto di strada a piedi e per giunta legati col filo di ferro ai polsi due a due, così stretti da farci gonfiare le mani ed urlare dai dolori. Non ci picchiavano perché era buio. Ad un certo momento della notte vennero a prelevarci uno ad uno per portarci nella camera della torture. Era l'ultimo ad essere martoriato: udivo i colpi che davano ai miei compagni di sventura e le urla di strazio di questi ultimi. Venne il mio turno: mi spogliarono, rinforzarono la legatura ai polsi e poi, giù botte da orbi. Cinque manigoldi contro di me, inerme e legato, fra questi una femmina. Uno mi dava pedate, un secondo mi picchiava col filo di ferro attorcigliato, un terzo con un pezzo di legno, un quarto con pugni, la femmina mi picchiava con una cinghia di cuoio. Prima dell'alba mi legarono con le mani dietro la schiena ed in fila indiana, assieme a Carlo Radolovich di Marzana, Natale Mazzucca da Pinesi (Marzana), Felice Cossi da Sisano, Graziano Udovisi da Pola, Giuseppe Sabatti da Visinada, mi condussero fino all'imboccatura della Foiba. Per strada ci picchiavano col calcio e colla canna del moschetto. Arrivati al posto del supplizio ci levarono quanto loro sembrava ancora utile. A me levarono le calze (le scarpe me le avevano già prese un paio di giorni prima), il fazzoletto da naso e la cinghia dei pantaloni. Mi appesero un grosso sasso, del peso di circa dieci chilogrammi, per mezzo di filo di ferro ai polsi già legati con altro filo di ferro e mi costrinsero ad andare da solo dietro Udovisi, già sceso nella Foiba. Dopo qualche istante mi spararono qualche colpo di moschetto. Dio volle che colpissero il filo di ferro che fece cadere il sasso. Così caddi illeso nell'acqua della Foiba. Nuotando, con le mani legate dietro la schiena, ho potuto arenarmi. Intanto continuavano a cadere gli altri miei compagni e dietro ad ognuno sparavano colpi di mitra. Dopo l'ultima vittima, gettarono una bomba a mano per finirci tutti. Costernato dal dolore non reggevo più. Sono riuscito a rompere il filo di ferro che mi serrava i polsi, straziando contemporaneamente le mie carni, poiché i polsi cedettero prima del filo di ferro. Rimasi così nella Foiba per un paio di ore. Poi, col favore della notte, uscii da quella che doveva essere la mia tomba…


concludo dicendo DIO ABBIA IN GLORIA TUTTE LE VITTIME DEI REGIMI


 
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ELA
view post Posted on 10/2/2009, 20:09




si vero un´altra orrenda tragedia segna la nostra storia!xk tanta crudelta´tanto orrore,nn ci sn parole.bravo mangu x la tua ricerca dettagliata spero ke molti impareranno tante cose visto ke molti nn sanno cosa siano le foibe e cosa sia successo!e´giusto portare un po´di cultura storia ed attualita´qui nel forum e magari di poter parlare di certi argomenti proibiti nella chat.
 
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aaaangeeee
view post Posted on 12/2/2009, 18:18




anche il fascismo era un regime mangu...
 
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mangusta
view post Posted on 12/2/2009, 20:06




infatti angè anche quello era un regime ma il 10/2/2009 si ricordano le vittime delle foibe

il giorno al quale fai riferimento tu è il giorno del ricordo quando capiterà scriverò anche li un post
 
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aaaangeeee
view post Posted on 12/2/2009, 20:59




no era giusto per precisare :D
 
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mangusta
view post Posted on 13/2/2009, 15:10




giusto angè la tua precisazione è preziosa ,ma volevo dare un pò di spazio anche a quelli che a differenza delle vittime del fascismo hanno aspettato ben 57 anni per essere riconosciuti dallo stato italiano..........chissà perchè................
 
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ELA
view post Posted on 13/2/2009, 15:36




concordo mangu hai fatto bene ieri sera c´era anke uno speciale su questo argomento piu´ke altro si parlava degli esuli dalmati fiumani e istriani ke arrivati in italia sn stati messi in campi!nessuno li voleva quanta sofferenza!povera gente!
 
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6 replies since 10/2/2009, 15:48   112 views
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